Yoga della Conoscenza

Blog di Yoga della Conoscenza, ( Associazione Culturale Jnana, IMOLA) dedicato all'informazione per un' alimentazione consapevole, sana, corretta.

giovedì 17 maggio 2012

Il colore dei cibi

Capita a tutti di sentirsi attratti dal colore di un alimento, dalla luce  dell'arancione di un melone, dal verde di un'insalata, dal rosso acceso di un pomodoro, dal bianco di uno yogurt. I colori stimolano le ghiandole salivari, ci invitano a nutrirci di un certo cibo, il motivo è semplice:  la nostra Energia Vitale in quel momento ha bisogno del colore connaturato in un certo alimento. 

Ogni cibo ha una sua specifica valenza cromatica che va direttamente ad agire sui nostri livelli di energia, non solo fornendo i necessari principi nutritivi agli organi corrispondenti, ma anche influendo, a livello vibrazionale, sulla nostra condizione psico fisica. 

Quando ci sentiamo stanchi, senza energia, siamo istintivamente attratti da alimenti di colore rosso, arancione e giallo. 

Quando abbiamo bisogno di depurarci, di disintossicare l'organismo, o se abbiamo carenze di minerali, siamo attratti da cibi di colore verde. 

Quando  il nostro cervello e il sistema nervoso sono scarichi di nutrimento desideriamo alimenti di colore   blu e viola. 

Il colore dei cibi è dato da specifiche sostanze che hanno particolari funzioni nel nostro organismo, non si tratta  solo di percezione sensoriale, ma ad esempio per il cibo di colore rosso, anche dell'assunzione di licopene e antocianine, pigmenti che facilitano il drenaggio dei liquidi e rinforzano vene e arterie.



L'ENERGIA GIALLA
LIMONE - UVA BIANCA - MELONE GIALLO - ANANAS - MAIS DOLCE - GERMOGLI - PESCA BIANCA - PATATA - BANANA - PRUGNA GIALLA - PEPERONE GIALLO - BURRO - OLI VEGETALI
A dare il colore antitristezza per eccellenza sono leutina e zeaxantina, due sostanze antiossidanti che rinforzano la vista. I cibi gialli sono adatti a disintossicare il fegato e la cistifellea, e quindi anche depurare l'organismo in generale. Hanno tutti un contenuto blandamente acido, e mantengono in efficienza il sistema digerente.

L'ENERGIA ROSSA
POMODORO - FRAGOLA - PRUGNA - CILIEGIA - PEPERONE ROSSO - COCOMERO - MELA ROSSA - BARBABIETOLA - RIBES - PEPERONCINO - RAPANELLI - ma anche SPINACI - AGRETTO - CRESCIONE
Il rosso stimola il metabolismo, riattiva tutte le funzioni dell'ultimo tratto dell'intestino facilitando l'eliminazione delle scorie e porta una ventata di energia alle ghiandole surrenali e al sistema nervoso autonomo. 
Nell'organismo entra quindi in circolo una maggiore quantità di noradrenalina, sostanza che fa lavorare meglio e più in fretta le cellule adipose, e quindi ha un'azione dimagrante. 
La frutta rossa poi è ricca di licopene e antocianine, pigmenti che facilitano il drenaggio dei liquidi e la circolazione vascolare. Per questo i cibi rossi accelerano il sistema linfatico, la seconda via d'uscita delle scorie, dopo l'intestino. Si ha bisogno di questi alimenti quando ci si sente abbattuti o si hanno carenze di ferro, dato che l'ossido di ferro è notoriamente rosso. Gli alimenti rossi sono anche depurativi e, grazie al loro alto contenuto di potassio, rinnovano le energie vitali.


L' ENERGIA ARANCIONE
ARANCIA - MANDARINO - ALBICOCCA - MANGO - PAPAIA - PESCA - MELONE - ZUCCA - CAROTA - TUORLO D'UOVO
Questi alimenti sono ricchi di enzimi che favoriscono la digestione e di vitamine. Potenziano il sistema immunitario.

L' ENERGIA VERDE
Tutte le verdure e gli ortaggi di colore verde e legumi come piselli, fave.
Eccellenti depurativi del sangue, favoriscono il drenaggio linfatico e irrobustiscono il sistema cardiocircolatorio.

L' ENERGIA BLU
UVA NERA - PRUGNA SELVATICA - MIRTILLO - MORA - BROCCOLO - CAVOLETTO DI BRUXELLES
Gli alimenti che si avvicinano alla zona ultravioletta dello spettro solare non sono numerosi come quelli della parte opposta. Gli alimenti blu hanno un'azione calmante e rinfrescante.

L' ENERGIA VIOLA L' ENERGIA INDACO
MORA - UVA NERA - MELANZANA - CIPOLLA ROSSA - BARBABIETOLA - PATATA ROSSA - alcune varietà di fagioli violacei.
Svolgono una benefica azione sul sistema nervoso, sul cervello e sulle facoltà intellettive superiori.  I cibi che vanno dal viola all'indaco sono particolarmente ricchi di magnesio e di altri elementi fondamentali per le funzioni cerebrali.   

mercoledì 11 aprile 2012

Il buon pane fatto in casa

Imparare a panificare non è affatto difficile, anzi! E con poco impegno possiamo goderci il piacere di un buon pane casalingo, fatto con farine biologiche dei cereali che preferiamo, dal grano al kamut, dal farro al mais e volendo possiamo anche  mescolarle.

Potremo usare un lievito lievito di birra bio o, meglio ancora, una lievitazione naturale con lievito madre.

La cottura ideale sarebbe in forno a legna, ma va bene anche il forno elettrico o a gas della nostra cucina, esistono poi in commercio, con facile reperibilità, le bread machine, macchine per la panificazione.

Fare il pane è un'arte, si deve provare e riprovare, senza avvilirci per gli insuccessi, che inevitabilmente incontreremo.

RICETTA BASE ( cottura in forno casalingo)


  • preriscaldare il forno alla massima temperatura ( se possibile utilizzare in modalità ventilata inserendo alla base un contenitore con acqua)
  • Preparare 500 gr di farina o farine miste sulla spianatoia
  • Far sciogliere il lievito di birra in poca acqua calda
  • Aggiungere il lievito alla farina,   se abbiamo del  lievito madre lo incorporiamo  spezzettandolo
  • Aggiungere pian piano 20cl di acqua tiepida in cui abbiamo disciolto un cucchiaino di sale marino e uno di zucchero di canna, impastare fino a ottenere un composto liscio e non appiccicoso ( se l'impasto è duro aggiungere acqua facendo attenzione a non eccedere)
  • Ottenuta la nostra "palla" continuiamo a impastare con le mani aggiungendo 1 o 2 cucchiai di un buon olio vegetale ( extravergine di oliva spremuto a freddo, sesamo, lino...)
  • Impastiamo per almeno  cinque minuti poi avvolgiamo" la palla" in un canovaccio pulito
  • Lasciamo a lievitare per un paio d'ore
  • Impastiamo nuovamente per altri cinque minuti 
  • Lasciamo riposare per un'ora
  • Prepariamo la teglia del forno ricoprendola con carta da forno
  • Facciamo piccole pagnottelle o treccine poi inforniamo per circa 20 minuti
  • Attenzione alla cottura! (ogni forno ha i propri ritmi, dobbiamo imparare a conoscerli)
Il pane che acquistiamo  nei supermercati italiani proviene prevalentemente dai Paesi dell'est ed in particolare dalla Romania. Essendo pre-impastati e surgelati, i panini rumeni costano meno della metà di quelli nostrani e si mantengono a lungo, giorni e giorni. Quando giungono in Italia è sufficiente una rapida cottura e il pane precotto è pronto per essere mangiato. Questo pane è spesso un prodotto gommoso e privo del buon sapore che il pane deve avere.

Altro fattore che invita a preparaci il pane casereccio è la qualità dei lieviti usati dai fornai, nei forni viene usato prevalentemente lievito chimico o agenti lievitanti costituiti da sostanze chimiche che, in determinate condizioni, reagiscono tra di loro o con altri componenti dell’impasto per generare dei gas (prevalentemente anidride carbonica) che permettono, come nel caso della lievitazione biologica, l’espansione dell’impasto. Questo tipo di lievitazione, causa spesso di intolleranze, viene usata per favorire un processo lievitante assai più veloce del tradizione.





mercoledì 28 marzo 2012

Le combinazioni alimentari

La digestione del cibo è resa possibile dagli enzimi presenti nella bocca, nello stomaco e nello  intestino, ogni enzima serve ad una reazione chimica diversa (le amilasi per gli amidi, le proteasi per le proteine, le lipasi per i grassi).
E' importante  anche il grado di acidità dell’ambiente dove gli enzimi agiscono: alcuni lavorano meglio in ambiente alcalino (es la Ptialina, enzima salivare), altri in un ambiente acido (es la Pepsina, enzima per digestione delle proteine).

La digestione degli amidi ,  ad esempio i cereali ricchi di carboidrati complessi, inizia in bocca, dove una corretta masticazione rende possibile la trasformazione dell’amido in composti zuccherini più semplici, grazie all’ intervento della Ptialina. Quando questo cibo raggiungerà lo stomaco esso produrrà un succo gastrico poco acido, in modo che la Ptialina, attiva solo in ambiente alcalino, possa continuare  il suo lavoro almeno per altre due ore, solo trascorso un certo lasso di tempo il succo gastrico diventerà acido per permettere la digestione della componente proteica di cereali.

La digestione delle proteine (carne, formaggi, uova, pesce) avviene con altre modalità.  Durante la masticazione, che dovrà essere ugualmente accurata, non vi è alcun inizio del processo digestivo, sarà solo più tardi nello stomaco che un enzima specifico, il Pepsinogeno, sarà reso attivo dall’acido cloridrico dei succhi gastrici e diventerà pepsina, che darà l'avvio alla digestione proteica.
Mangiando quindi assieme, per esempio pasta e carne, sia ha una secrezione precoce di succo gastrico fortemente acido, che renderà impossibile l’attività della ptialina e di conseguenza estremamente difficoltosa la digestione dei carboidrati.

Anche combinazioni di diversi cibi proteici possono creare problemi. Il nostro stomaco è intelligente, è in grado di produrre succhi gastrici in tempi distinti e con composizioni diverse, in relazione alle diverse proteine che deve digerire. Il succo gastrico per la digestione della carne è molto acido fin dall’ inizio, quello per il latte, invece, è acido solo verso la fine della digestione, per cui un' altra combinazione particolarmente nociva è  tra carne o pesce e latte, quest'ultimo alimento a contatto con l’acidità dello stomaco coagula in grumi che possono contenere frammenti di carne che, non venendo a contatto con il succo gastrico, rischiano di passare inalterati nell'intestino.

Per quanto riguarda la frutta è  sconsigliato ingerirla insieme con altri cibi, essa risulta digeribile molto rapidamente se mangiata da sola, contrariamente gli zuccheri che la compongono devono permanere  più a lungo nello stomaco e la presenza contemporanea di altri alimenti da atto a fermentazioni che provocano gonfiore e rallentamento digestivo.



ALIMENTI che NON si COMBINANO   


Latte, formaggio e uova
miele, frutta fresca o secca
Cereali e legumi 
castagne o banane
Cereali, grano, (spaghetti, tagliatelle, ecc.), mais, riso, avena, farro, kamut
patate e tutti i tipi di pasta  
Cereali e alimenti ricchi di fecola
frutta acida
Frutta oleosa o oli 
frutta dolce e zuccheri
Carne di tutti i tipi , crostacei, pesce 
frutta fresca e dolce
Vini e sale
cocomeri, anguria e latte
Limoni, altra frutta acida ed aceto, pomodori, castagne, banane,cereali
alimenti ricchi di fecola, latte e legumi
Latte
verdura cruda, ortaggi o frutta sugosa 
Uova
formaggio o latte
Frutta   
ortaggi
Miele e zucchero
ortaggi
Olive o noci 
miele, zucchero o frutta dolce



ALIMENTI che SI COMBINANO 
                           

Frutta secca o miele 
frutta fresca o dolce
Latte, formaggio e uova.   
cereali, fecole e legumi
Cereali biologici, grano, mais, riso, avena, ecc., 
verdure, radici o frutta dolce
Alimenti ricchi di fecola o tuberi farinacei
verdure e succo d’uva
Legumi 
verdure o burropomodori, melanzane, insalate, zucca
Pane integrale, formaggio, tuorlo d’uovo e panna
frutta fresca, dolce in composta
Verdure, radici e pomodori
oli, frutta oleosa e uova
Frutta dolce
tuorlo d’uovo e pane
Oli e frutta oleosa
pomodori, melanzane, insalata, zucca
Olio, verdura e radici     
uova, patate, cereali o legumi secchi   
Banane e frutta farinosa
latte, uova e frutta dolce
Ortaggi (lattuga, sedano, cicoria, ecc.)  
cereali o patate
Insalata di foglie verdi, radici 
olio, cereali o patate
Noci o olive
cereali e ortaggi
Formaggio
cereali, pane o patate
Piselli, lenticchie, fagioli, ceci 
ortaggi
Cereali 
frutta secca dolce
Uova  
tutta la classe di vegetali
Pane
frutta dolce, ortaggi, latte, miele, olio, uova


lunedì 19 marzo 2012

Alle donne non serve bere il latte

Il latte e i suoi derivati sono quelli che rendono più fragile il nostro sistema immunitario nei confronti di agenti esterni e contribuiscono notevolmente allo sviluppo di intolleranze alimentari.
L’uomo è l’ unico essere vivente a bere latte, per tutta la vita, dopo lo svezzamento e questo sfasa il pH del nostro sistema, che dovrebbe essere , quello sanguigno,  sempre entro i 7,1.  
Non è corretto credere che il latte protegga dall’osteoporosi: è stato dimostrato da studi approfonditi da ricercatori vari che osservano le donne indiane che non bevono latte, come queste non si ammalino affatto di osteoporosi.

Dopo i primi tre ani di vita l'uomo perde gli enzimi (rennina e lattasi) preposti per la digestione del latte. Latte di un animale che egli considera inferiore a sé sotto l'aspetto intellettivo, emotivo e spirituale!

Il latte vaccino, ricco di calcio, quando si trova nel tubo digerente dell’uomo lo disperde: il calcio  precipita sotto forma di fosfato di calcio e viene eliminato attraverso le feci. Solo una piccola parte viene assorbita, poichè i latticini non contengono la vitamina K  indispensabile all’assorbimento del  calcio.

Il fosforo presente nel latte vaccino è circa 6 volte maggiore che nel latte umano, questo blocca l'assorbimento del calcio provocando già nel lattante una tendenza alla ipocalcemia. Il fosforo serve all'animale per costruire rapidamente il suo scheletro che gli consente di fuggire anche da cucciolo ad un pericolo improvviso.

Nel 1942 un'indagine in Scandinavia sui legami tra latte vaccino e l'insorgenza dell'artrite, durata 30 anni, ha dimostrato che il latte vaccino causa il fattore artritico.
Tre quarti di tutte le allergie e metà dei problemi digestivi sono causati dal latte vaccino, oltre a casi di asma, di insonnia e di affezioni cutanee.
Il latte produce catarro e muco che si fissa sulle pareti dello stomaco impedendo l'assorbimento delle sostanze alimentari. La caseina del latte è la base di una delle più potenti colle per il legno usata per la costruzione delle navi.
Il latte vaccino apre la strada a: catarro, febbre da fieno, asma, bronchite, raffreddore, allergie, dissenteria, stitichezza, palpitazioni, malattie cardiache, angina, calcoli renali, artriti, spondiliti, tumori e cancro.
Al latte e alle uova sono da attribuire almeno la metà di tutti i cancri maschili e a più di due terzi dei cancri femminili.

Indipendentemente dalla quantità di calcio che si consuma, per assorbirlo è necessario introdurre nell'alimentazione la vitamina D, di cui il 90% della popolazione ha livelli insufficienti. 


Tale carenza può essere sopperita attraverso almeno mezz’ora al giorno di esposizione alla luce del sole, consumando pesce come le aringhe, le sardine, lo sgombro e assumendo regolarmente oli di pesci come il merluzzo.

E per la densità ossea e prevenzione  dell'osteoporosi è importante introdurre un'alimentazione naturale equilibrata: il calcio è presente in moltissime erbe officinali, come salvia, rosmarino, basilico, nei cereali integrali, nella verdura e nei legumi che contengono una quantità di calcio superiore a quella contenuta nel latte. 

giovedì 15 marzo 2012

Gli alimenti base

Gli alimenti che costituiscono la base della nostra alimentazione quotidiana sono
  • l'acqua
  • il sale
  • lo zucchero
  • l'olio
  • il latte
Non mancano di solito nè nelle nostre mense nè nella preparazione di piatti più complessi. Proprio per l'abbondante consume è bene prestare attenzione nella lora scelta.

L'acqua è presente nei tessuti del corpo umano in altissima percentuale, oggi si è incentivati a bere molto, tuttavia la metafora "limpido come l'acqua" non è così reale...Bere è necessario, esagerare nel consumo d'acqua può verificarsi dannoso, ognuno di noi è in grado di comprendere di quanta acqua il suo corpo necessita e di adeguarne il consumo alle stagioni, agli sforzi fisici ecc. 
Ma che razza di acqua beviamo?
Leggiamo qua :
Scegliamo quando è possibile il consumo di acqua di fonte e se non possiamo procuracela  optiamo per l'acqua dei nostri rubinetti, avendo l'accortezza di farla scorrere prima di berla.

Il sale è da preferire marino e integrale che non è raffinato e possiede già naturalmente lo iodio, uno iodio “vivo” combinato in modo naturale al cristallo di sale e diverso da quello usato per la vendita del sale iodato,  privo di vitalità ed interezza, essendo nel sale integrale legato naturalmente agli altri minerali e facendone parte come complesso utile nell’insieme. Alcuni studi sperimentali hanno evidenziato che il fluoro contenuto  nel sale marino integrale sia in grado di prevenire la formazione della carie dentaria,e proprio grazie alla presenza del cloruro di sodio e all’importante equilibrio con gli altri oligoelementi il suo processo di assorbimento risulti molto maggiore.

 
Lo Zucchero serve ad apportare energia all' organismo. Il tradizionale zucchero bianco di barbabietola è molto raffinato e diviene causa di fermentazioni intestinali sono quindi preferibili altri modi di dolcificare.
Lo zucchero  nero o integrale di canna che si ottiene triturando la canna da zucchero con il risultato della formazione di un succo che tende a cristallizzare. Questo tipo di zucchero, non essendo stato raffinato, conserva tutte le sue proprietà nutritive . Lo zucchero integrale di canna possiede un sapore molto gradevole. Per essere ricco di melassa o miele di canna è un po' attaccaticcio, questo significa che è stato poco lavorato. Dettaglio importante: I sali minerali alcalini che lo zucchero integrale di canna contiene aiutano a alcalinizzare il nostro PH sanguigno visto che, col passar degli anni, il sangue tende a presentare un PH troppo acido.
Possiamo utilizzare anche  melassa o miele di canna ricco di vitamine del gruppo B, miele d'api
che è un alimento ideale per bambini, convalescenti, anziani e sportivi. Possiede qualità antinfiammatorie, disinfettanti e antibiotiche contro germi e batteri. Decongestiona i bronchi, mentre l'acido formico, che l'ape gli addiziona per assicurare la sua conservazione, risulta un attivo antisettico. Per essere un alimento alcalino non causa problemi di assimilazione in persone con disfunzioni digestive. Non contiene colesterolo,  non fa ingrassare.
Ottimo per dolcificare anche lo Sciroppo d'Agave ricavato dall' Agave Azzurra,  pianta tipica del Messico utilizzata per produrre la tequila. Il Miele di Ágave ha un potere dolcificante doppio che lo zucchero commerciale e può essere considerato l'edulcorante naturale per tutta la famiglia. Inoltre riduce il tasso di colesterolo e dei trigliceridi, aumenta l'assorbimento del Calcio e del Magnesio e tende a regolare il livello di insulina. Facilita la motilità intestinale e per questo è raccomandato alle persone soggette a stitichezza. Contiene un' alta percentuale di FOS (Fruttoligosaccaridi), componenti che attivano la crescita dei bifidobatteri che a loro volta riducono la presenza di microorganismi potenzialmente putrefattori e patogeni (E.Coli, Shighella, Salmonella).
I FOS non sviluppano calorie e non vengono utilizzati dall'organismo come fonte di energia. Per questa ragione il Miele di Ágave è un alimento sicuro per le diete di controllo del peso e per i diabetici.
L'olio extravergine d'oliva è certamente il condimento  più diffuso in Italia. Scegliamolo di prima spermitura a freddo per consumare un olio a bassissimo tasso d'acidità. Un moderato consumo di olio extravergine di oliva aiuta a tenere basso il tasso di  colosterolo. Impariamo ad utilizzarlo  crudo sui cibi. E' tuttavia una buona norma inserire nell'alimentazione anche altri olio vrgetali sempre biologici,ottimo l'olio di sesamo che possiede numerosi benefici , ha molti minerali , calcio zinco, magnesio e potassio, rafforza il sistema immunitario ed è un ottimo ricostituente.

Il latte. Al latte vaccino ricco di farmaci e di antibiotici, preferiamo i latti di origine vegetale come il latte di mandorle, di riso, di soja. Il latte di mandorle è una bevanda altamente energetica, si prepara con mandorle dolci, qualcuna amara e zucchero. E' un alimento con un grande apporto calorico, attenzione quindi a non esagerare con le dosi (visto anche il suo gusto piacevole), infatti un bicchiere di latte ha le stesse calorie di mezzo etto di banana. Ha proprietà antidepressive, antinfiammatorie, rinfrescanti e riequilibranti dell'umore. Il latte di riso è senza colesterolo, lattosio e caseina e costituisce un ottima alternativa al latte vaccino anche per chi ha problemi di intolleranza al lattosio, allergia alla caseina, allergie varie, infezioni respiratorie.
Il suo principale impiego è per l'alimentazione dei bambini , degli sportivi e per tutti quelli che vogliono alimentarsi con un prodotto sano che aiuta a mantenere un fisico in ottima forma e in salute. Questo latte può essere bevuto al posto o in aggiunta al latte di soia, se si preferisce e contiene prevalentemente grassi poliinsaturi, nonché fibre, vitamina A, B, D, minerali. 
Il latte di soja  è un alimento tipico dei paesi orientali ma, grazie alle sue proprietà e benefici, si stà rapidamente diffondendo anche in Italia, soprattutto tra i sostenitori della dieta vegetariana. Si ottiene dalla soia gialla bollita e strizzata e dal punto di vista nutritivo il suo apporto di proteine è quasi equiparabile al latte di mucca, con la differrenza che il latte di soia non contiene colesterolo, anzi, la presenza al suo interno di lecitina facilita l'eliminazione del colesterolo stesso. Con opportuni trattamenti viene anche somministrato a quei bambini che mostrano reazioni allergiche al latte vaccino tradizionale. Il regolare consumo del latte di soia pare aiuterebbe l'organismo a prevenire malattie come il tumore al colon, alla prostata nell'uomo e al seno nella donna.





lunedì 12 marzo 2012

Come modificare l'alimentazione ( in pillole)

Ogni volta che un medico o un terapeuta o che anche da soli comprendiamo la necessità di dover cambiare il nostro stile alimentare si scatena in noi uno stato ansiogeno.
Tutti i cambiamenti, a qualsiasi livello avvengano, sono stressor , il pensiero di dover "rinunciare" a certi cibi, che tanto ci piacciono, che "ci consolano", che ci appartengono perchè è tutta la vita che li mangiamo, è un forte agente stressante, quasi inaccettabile. 
Razionalmente ci raccontiamo che lo dobbiamo fare per "stare meglio", per dimagrire, per disintossicarci, ma una parte di noi non accetta.
Il corpo e la mente che vengono "privati del piacere" divengono sofferenti e insofferenti, diventa necessario allora adottare lo stile della "correttezza alimentare".

L'alimentazione si cambia piano piano

La prima regola, basilare per un'alimentazione sana, è acquisire Consapevolezza del cibo. 
Conosciamo la natura dei cibi che transitano sulle nostre tavole? Da dove vengono? Quali luoghi, quali coltivazioni? Impariamo a porci domande ( e cercare ovviamente le risposte!)
  • Molti cibi sono modificati
  • Molti cibi trattamenti chimici
  • Molti cibi arrivano a noi da mercati lontani
  • Mangiamo troppo cibo conservato
Accertiamoci ci non acquistare cibi OGM, le modificazioni genetiche non sembrano per niente confacenti a un buon equilibrio salutare, nè per l'ambiente nè per l'uomo.

Impegniamoci a ricercare cibi biologici.

Compriamo cibo di stagione e proveniente da zone limitrofe a quelle in cui viviamo. L'orto sotto casa è perfetto, accertiamoci che non vengano usati fitofarmaci impropriamente. 

Evitiamo di consumare cibi conservati: scatolame, surgelati, cibi precotti, imbustati.

Questi primi accorgimenti sono la base indispensabile per qualsiasi tipo di alimentazione salutare e ci aiutano da subito a smaltire tossine dal corpo e dai pensieri. 

martedì 6 marzo 2012

L' alimentazione secondo L'Ayurveda



L’ Ayurveda non prescrive diete,  consiglia di mangiare di tutto, con un occhio alla propria costituzione (Dosha) e con una particolare attenzione ai sapori.

Secondo l’Ayurveda ogni sapore ha un suo effetto sull’ organismo.

SAPORE DOLCE: stimola il pancreas, è calmante del carattere e dell’appetito (frutta, lattosio, zucchero di canna, miele, cereali, patate, gli oli e i grassi).
SAPORE ACIDO: stimola le ghiandole gastriche, stimola la secrezione salivare e favorisce il senso di soddisfazione (agrumi, frutti di bosco, fragole, prugne, pomodori, spinaci, vino, yogurt).
SAPORE PICCANTE: stimola il metabolismo, riscalda e purifica (aglio, peperoncino, pepe, cipolle, rafano, ravanelli, prezzemolo, menta, zenzero).
SAPORE SALATO: stimola l’appetito (frutti di mare).
SAPORE AMARO: purifica e depura, stimola il fegato e la cistifellea (melanzane, cicoria, catalogna, invidia, scarola, pompelmi, rabarbaro, cetrioli, tutte le verdure a foglia scura).
SAPORE ASTRINGENTE: sedativo delle mucose, prosciugante e astringente (legumi, finocchi, carciofi, mele, pere, mirtilli, salvia, rosmarino, curcuma) .

LE TRE COSTITUZIONI DOSHA  (VATA, PITTA E KAPHA) E IL CIBO

Per quanto riguarda il legame che c’è il cibo e il  Dosha, per l’Ayurveda l’individuo di costituzione Vata non ha mai problemi di sovrappeso, perché è snello, perde facilmente peso, quando è sotto stress non mangia e salta i pasti senza problemi.
Neppure i tipi Pitta (di solito di peso normale) hanno una particolare tendenza a ingrassare, anche se a volte sono preda di attacchi di fame, spesso conseguenza di arrabbiature.
Il tipo invece che deve tenere davvero d’occhio la tavola è Kapha. Ha una costituzione robusta, ingrassa facilmente sia perché mangia troppo, si butta sul cibo sotto stress, sia perché non elimina facilmente scorie e tossine.

DIMAGRIRE CON L’AYURVEDA

Per dimagrire, secondo la scienza ayurvedica, occorre limitare in modo considerevole i cibi di sapore dolce e salato, che aumentano Kapha, e privilegiare i sapori piccanti, amari e astringenti.
Questi infatti sono in grado di ridurre l’energia di tipo Kapha che favorisce gli accumuli di grasso e la cellulite edematosa, con presenza di gonfiori dovuti al ristagno di liquidi nei tessuti.
Gli alimenti piccanti sono molto utili per dimagrire: fanno bruciare di più e accelerano l’eliminazione delle sostanze residue.
Chi è soprappeso, infatti, ha in genere un metabolismo lento, che limita a perdere i chili di troppo.
In sanscrito, l’antica lingua indiana, il metabolismo è chiamato Agni, cioè il fuoco. Agni ha sede nello stomaco e coincide con la capacità digestiva: se questa è buona il cibo si trasforma velocemente e nel corpo restano meno tossine.
Le spezie e le bevande calde mantengono acceso Agni.

Per questo l’Ayurveda suggerisce di condire sempre i cibi con spezie, radici e semi e accompagnare i pasti con bevande tiepide, perché quelle fredde rallentano la digestione e aumentano Kapha favorendo il soprappeso.
Peperoncino, noce moscata e pepe nero, per esempio, sono spezie piccanti che stimolano il metabolismo e favoriscono l’eliminazione di tossine.
Salvia e rosmarino eliminano i liquidi in eccesso.
Tutte le spezie combattono la formazione di gas intestinali.

ALIMENTAZIONE VATA, PITTA E KAPHA

L'Ayurveda propone un'alimentazione giusta per ogni Dosha



ALIMENTAZIONE ADATTA AD UNA COSTITUZIONE VATA
Gusti adatti: dolce, aspro, salato – cibi caldi.
Gusti non adatti: pungente, astringente, amaro – cibi freddi

ALIMENTAZIONE ADATTA  AD UNA COSTITUZIONE PITTA
Gusti adatti: dolce, amaro, astringente – cibi freschi.
Gusti non adatti: pungente, aspro, salato – cibi caldi

ALIMENTAZIONE ADATTA AD UNA COSTITUZIONE  KAPHA 
Gusti adatti: amaro, pungente, astringente – cibi leggeri 
Gusti non adatti: dolce, aspro, salato – cibi fritti