Yoga della Conoscenza

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mercoledì 11 aprile 2012

Il buon pane fatto in casa

Imparare a panificare non è affatto difficile, anzi! E con poco impegno possiamo goderci il piacere di un buon pane casalingo, fatto con farine biologiche dei cereali che preferiamo, dal grano al kamut, dal farro al mais e volendo possiamo anche  mescolarle.

Potremo usare un lievito lievito di birra bio o, meglio ancora, una lievitazione naturale con lievito madre.

La cottura ideale sarebbe in forno a legna, ma va bene anche il forno elettrico o a gas della nostra cucina, esistono poi in commercio, con facile reperibilità, le bread machine, macchine per la panificazione.

Fare il pane è un'arte, si deve provare e riprovare, senza avvilirci per gli insuccessi, che inevitabilmente incontreremo.

RICETTA BASE ( cottura in forno casalingo)


  • preriscaldare il forno alla massima temperatura ( se possibile utilizzare in modalità ventilata inserendo alla base un contenitore con acqua)
  • Preparare 500 gr di farina o farine miste sulla spianatoia
  • Far sciogliere il lievito di birra in poca acqua calda
  • Aggiungere il lievito alla farina,   se abbiamo del  lievito madre lo incorporiamo  spezzettandolo
  • Aggiungere pian piano 20cl di acqua tiepida in cui abbiamo disciolto un cucchiaino di sale marino e uno di zucchero di canna, impastare fino a ottenere un composto liscio e non appiccicoso ( se l'impasto è duro aggiungere acqua facendo attenzione a non eccedere)
  • Ottenuta la nostra "palla" continuiamo a impastare con le mani aggiungendo 1 o 2 cucchiai di un buon olio vegetale ( extravergine di oliva spremuto a freddo, sesamo, lino...)
  • Impastiamo per almeno  cinque minuti poi avvolgiamo" la palla" in un canovaccio pulito
  • Lasciamo a lievitare per un paio d'ore
  • Impastiamo nuovamente per altri cinque minuti 
  • Lasciamo riposare per un'ora
  • Prepariamo la teglia del forno ricoprendola con carta da forno
  • Facciamo piccole pagnottelle o treccine poi inforniamo per circa 20 minuti
  • Attenzione alla cottura! (ogni forno ha i propri ritmi, dobbiamo imparare a conoscerli)
Il pane che acquistiamo  nei supermercati italiani proviene prevalentemente dai Paesi dell'est ed in particolare dalla Romania. Essendo pre-impastati e surgelati, i panini rumeni costano meno della metà di quelli nostrani e si mantengono a lungo, giorni e giorni. Quando giungono in Italia è sufficiente una rapida cottura e il pane precotto è pronto per essere mangiato. Questo pane è spesso un prodotto gommoso e privo del buon sapore che il pane deve avere.

Altro fattore che invita a preparaci il pane casereccio è la qualità dei lieviti usati dai fornai, nei forni viene usato prevalentemente lievito chimico o agenti lievitanti costituiti da sostanze chimiche che, in determinate condizioni, reagiscono tra di loro o con altri componenti dell’impasto per generare dei gas (prevalentemente anidride carbonica) che permettono, come nel caso della lievitazione biologica, l’espansione dell’impasto. Questo tipo di lievitazione, causa spesso di intolleranze, viene usata per favorire un processo lievitante assai più veloce del tradizione.





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