Ogni volta che un medico o un terapeuta o che anche da soli comprendiamo la necessità di dover cambiare il nostro stile alimentare si scatena in noi uno stato ansiogeno.
Tutti i cambiamenti, a qualsiasi livello avvengano, sono stressor , il pensiero di dover "rinunciare" a certi cibi, che tanto ci piacciono, che "ci consolano", che ci appartengono perchè è tutta la vita che li mangiamo, è un forte agente stressante, quasi inaccettabile.
Razionalmente ci raccontiamo che lo dobbiamo fare per "stare meglio", per dimagrire, per disintossicarci, ma una parte di noi non accetta.
Il corpo e la mente che vengono "privati del piacere" divengono sofferenti e insofferenti, diventa necessario allora adottare lo stile della "correttezza alimentare".
L'alimentazione si cambia piano piano
La prima regola, basilare per un'alimentazione sana, è acquisire Consapevolezza del cibo.
Conosciamo la natura dei cibi che transitano sulle nostre tavole? Da dove vengono? Quali luoghi, quali coltivazioni? Impariamo a porci domande ( e cercare ovviamente le risposte!)
- Molti cibi sono modificati
- Molti cibi trattamenti chimici
- Molti cibi arrivano a noi da mercati lontani
- Mangiamo troppo cibo conservato
Impegniamoci a ricercare cibi biologici.
Compriamo cibo di stagione e proveniente da zone limitrofe a quelle in cui viviamo. L'orto sotto casa è perfetto, accertiamoci che non vengano usati fitofarmaci impropriamente.
Evitiamo di consumare cibi conservati: scatolame, surgelati, cibi precotti, imbustati.
Questi primi accorgimenti sono la base indispensabile per qualsiasi tipo di alimentazione salutare e ci aiutano da subito a smaltire tossine dal corpo e dai pensieri.

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